Il 6 gennaio 1985 il Pigneto viene imbiancato da una nevicata di ben 15 centimetri: l’entusiasmo dei ragazzini è alle stelle, nessuno vuole perdersi l’occasione di scendere a divertirsi sulla neve che, da queste parti, rappresenta un evento raro e difficilmente rivedibile, almeno con queste proporzioni. Lo scivolo per bambini, posizionato e lasciato sotto le raffiche di neve all’esterno della scuola elementare Toti, viene letteralmente preso d’assalto dai più giovani che, nel divertimento generale, vengono immortalati dai genitori con alcuni scatti fotografici che rimarranno per sempre custoditi tra i loro ricordi d’infanzia.
Il 6 gennaio 1999 la fortuna bacia il Pigneto: il biglietto del primo premio della Lotteria Nazionale Italia, del valore di 15 miliardi, risulta infatti essere stato venduto presso un’edicola di via Prenestina, assaltata la mattina seguente da curiosi, conoscenti e amici. La Repubblica racconta tutto l’entusiasmo degli abitanti del Pigneto, definito tra le righe dell’articolo ‘un quartiere popolare abitato da pensionati, impiegati, operai ed extracomunitari‘: il carrozziere Alberto racconta di aver dato per primo all’edicolante la notizia della vincita, l’edicolante Marcello si augura che la vincita sia finita nelle mani di qualche onesto lavoratore, il ‘comunista di ferro‘ Vittorio si rammarica per essere andato vicinissimo alla vincita e per non aver potuto devolvere al partito una parte dell’incasso.
Il 6 gennaio 2003, al Pigneto, il Csoa eXSnia organizza la Befana del quartiere, evento ripetuto negli anni e diventato col tempo un appuntamento fisso. La festa di quest’anno, con appuntamento alle 10.30 presso l’isola pedonale e con festeggiamenti finali presso il Centro Sociale, ha uno slogan molto chiaro (‘Lottiamo divertendoci‘): l’obiettivo del corteo, che sfila al Pigneto colorandone le strade, è coinvolgere la cittadinanza in maniera attiva nelle battaglie sociali del momento. In ballo c’è il futuro degli spazi dell’ex Serono, quello del Nuovo Cinema Aquila e soprattutto quello della tangenziale, per l’abbattimento della quale il Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino continua a battersi da tempo.
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Fonti bibliografiche: “Il Pigneto: un’etnografia fuori le mura di Roma” (G. Scandurra, Cleup editore); Derpignetosemonoi.it; Ricerca.repubblica.it.
