Il 24 marzo 1810 Cristiano Lepri vende a Pietro Serventi la sua tenuta di famiglia, comprensiva di Vigna e Casino, su via Casilina. Utilizzata fino ad allora come residenza di piacere dalla nobile famiglia Lepri, che al suo interno era solita organizzare feste tra i suoi orti e le sue vigne, la nuova Villa Serventi assumerà un aspetto sempre più tipico dei classici giardini all’inglese, fino a raggiungere la sua massima estensione nel 1895. Originariamente, prima dell’acquisto da parte della famiglia Lepri avvenuto nel 1763, la tenuta apparteneva per metà alla famiglia degli Anguillara e per metà alla Congregazione dei Certosini di S.Maria degli Angeli.
Il 24 marzo 1944 viene assassinato dalle SS Angelo Galafati, altro eroe della Resistenza che ha legato il suo nome a quello del Pigneto: originario di un paesino in provincia di Viterbo, Angelo era stato costretto a trasferirsi a Roma, con la moglie Giacinta e un figlio di tenerissima età, a causa delle persecuzioni fasciste. Viveva in via Fortebraccio, lavorando come meccanico presso le officine dei trambus di via Prenestina: con sette figli a carico, fu arrestato la sera del 13 (o 14) marzo del 1944 e ucciso dai nazisti il giorno 24, insieme ad altri 334 civili, alle Fosse Ardeatine. Per lunghi mesi la famiglia di Angelo ignora la sua morte, pensa che sia stato deportato in Germania e vive nell’attesa del suo ritorno. Una lapide, all’ingresso della sua abitazione in via Fortebraccio 25, e l’intitolazione nel 2015 del giardino davanti alla scuola Enrico Toti, in via del Pigneto, ne mantengono viva la memoria.
Se hai da suggerirci altri ricordi legati al Pigneto, clicca qui.
Grazie, di cuore.