Il 26 aprile 2011 l’artista Mimmo Rubino spegne le polemiche sollevate dagli abitanti del Pigneto all’indomani della realizzazione di una sua installazione sul famoso ponticello, rimossa dagli agenti della Digos poche ore dopo: l’insegna “Work will make you free” ricalcava infatti quella che accoglieva i deportati all’ingresso di Auschwitz. “La politica non c’entra nulla, sono mortificato: il mio intento era far riflettere su condizioni di vita e lavorative così difficili da essere ritenute quasi schiavitù”. L’opera era comparsa il 25 aprile, a detta dell’artista, solo a causa di un errore tecnico legato alle misure, altrimenti sarebbe stata presentata già la settimana precedente. Per la sua istallazione, Rubino afferma di aver lavorato insieme alla sua fidanzata tutta la notte del 24 aprile: “Volevo che guardando questo cancello, in una periferia abitata da giovani precari ed extracomunitari oggi diventati clandestini, tutti riflettessero sul fatto che un pezzo di lager è nelle nostre città”.