Il 7 gennaio 1964 il Pigneto si ritrova a fronteggiare una grave emergenza idrica: nella notte di domenica 5 gennaio, intorno all’1.30, una tubatura dell’Acqua Marcia a Largo Preneste è scoppiata a causa del freddo facendo inondare via Prenestina da una fiumana d’acqua. L’allarme, dato da automobilista che transitava lì proprio in quel momento, aveva fatto intervenire gli operai dell’Acqua Marcia che, per le ore 18, erano riusciti a riparare il danno. Inutile, però, si è rivelata l’attesa di tornare a rivedere scorrere l’acqua nelle loro case e il 7 gennaio, mentre su via Prenestina il traffico è paralizzato, gli abitanti del Pigneto si riversano in strada: fino a tarda sera una coda lunghissima di donne, vecchi e bambini staziona davanti all’unica fontanella pubblica per portare un po’ di acqua nelle loro case.
Il 7 gennaio 1987 al Pigneto, di notte, viene compiuto un furto milionario: obiettivo dei malviventi, un negozio di materiale fotografico ubicato in via del Pigneto 5. All’apertura del negozio, il giorno dopo, la proprietaria si trova di fronte al fatto compiuto, non ritrovando all’interno del magazzino numerosi articoli di grande valore. Il bottino dei ladri, una volta effettuate le stime, ammonta a circa 60 milioni di lire. La cifra, anche se cospicua, è meno rilevante rispetto a quella di un altro furto, avvenuto nella stessa notte: un negozio di abbigliamento in via Tiburtina 634 viene preso di mira dalla banda del buco che, entrata nel magazzino attraverso una caldaia, porta via indumenti per un valore di circa 400 milioni.
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Fonti bibliografiche: Archivio.unita.news.